GENOVA PER NOI


 

Ricorderete sicuramente la bellissima canzone di Paolo Conte “ Genova per noi”.

Ho sempre pensato che nel titolo fosse racchiusa la vera essenza della città, perché Genova è veramente una città per tutti; per chi non si vuole allontanare dai luoghi turistici e per chi vuole conoscere le numerose tracce della sua storia.

Una città da camminare, da vivere al ritmo lento dei propri passi, per scoprire tesori d’arte e di storia e per cogliere l’anima , quella che si respira fra i misteriosi caruggi , che raccontano vite e storie infinite e che dal cuore antico del porto conducono nelle piccole piazze del centro.

Se appartenete alla categoria dei visitatori attenti, questa città dal carattere schivo, come quello dei suoi abitanti, vi offrirà impreviste e piacevoli sorprese.

Entrate da una delle porte di accesso alla città e addentratevi nel cuore antico del centro storico, tra case in pietra dai tetti grigi d’ardesia, chiese superbe, palazzi maestosi e negozi storici.

Dall’arco di Porta Soprana in pochi metri vi troverete al Chiostro di S. Andrea,qui trasportato da un antico complesso monastico demolito.

Il chiostro offre al visitatore un momento di pace e serenità: merita quindi una sosta per apprezzarlo meglio.

Nelle vicinanze si trova la Chiesa di S.Donato caratterizzata dal bel campanile esagonale: all’interno alcune opere molto interessanti, tra cui un bellissimo trittico fiammingo di Joos van Cleve (1515).

Girando sul fianco della chiesa e imboccando la strada in salita che si chiama “Stradone S.Agostino” si arriva in piazza Negri dove si affaccia la Chiesa di Sant’Agostino con la tipica facciata medioevale genovese a strisce bianche e nere, il portale gotico e il campanile a piastrelle policrome.

Da visitare l’elegante chiostro triangolare, con colonne a bande bianche e nere. I capitelli sono di tipo cubico ad angoli smussati, dalle facce lisce con rare eccezioni.

Di fronte alla chiesa c’è “Il Teatro della Tosse”, sede di interessanti stagioni teatrali alternative al teatro “classico”.

Proseguendo il percorso di stradone S. Agostino arriverete a Piazza Sarzano, da lì si può scorgere la mole della Basilica di Carignano, una bella chiesa rinascimentale, progettata da Galeazzo Alessi.

Dopo aver lasciato Piazza Sarzano imboccate Via Ravecca che corre parallelamente alle mura duecentesche, dette “del Barbarossa”; Via Ravecca è un antico percorso a ridosso delle mura orientali della città; lungo la via, locali di abbigliamento vintage e negozietti d’artigianato.

Da non perdere la Chiesa del Gesù,situata nel centro della città,in piazza Matteotti.

La costruzione attuale risale al XVI sec. ed è opera dei padri Gesuiti.
L’interno, esempio prestigioso di barocco genovese, è sfarzoso, ricco di ori, stucchi e marmi policromi che rivestono i pilastri, le cappelle, il pulpito e il pavimento. Da segnalare due opere di Rubens (La circoncisione e il Miracolo di Sant’Ignazio) e il capolavoro di Guido Reni L’Assunzione.


Se vi rimane un po’ di tempo andate a cercare la Torre degli Embriaci.E’ una delle poche torri rimaste nel centro storico che un tempo ne era pieno.Ogni famiglia patrizia ne aveva una.Costruita nel XII secolo dalla famiglia Embriaci, è alta circa 41 metri, tutta in conci bugnati di pietra a vista, con strette feritoie nelle cortine murarie; in cima una triplice cornice di archetti pensili sporgenti.

Laura

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