A Desenzano

 

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A volte il vento si lanciava giù

lungo il lago come un torrente in piena.

I vetri della casa allora cantavano

le sue voci. Dietro le finestre

guardavamo le brusche onde del lago.

A volte il vento si nascondeva

lasciando il lago stagnante

le barche fiaccate, senza respiro le vele,

come stracci. In barca aspettavamo

che l’inerzia cedesse a un refolo amico.

Era un tempo quasi senza memoria,

un tempo che si nutriva di sé.

Mariella Stagi

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