Le settantenni scoprono il senso della vita

“Come siamo stati bene il giorno in cui abbiamo smesso di desiderare di essere sempre giovani! “( William James)

Per ognuno di noi ci sono stagioni propizie, basta saperle riconoscere.

Dopo aver capito che le cose importanti come la famiglia, i figli e il lavoro sono state ormai vissute, ora siamo pronte a rimetterci in cammino con la consapevolezza che gli anni più intensi sono quelli che abbiamo davanti, non quelli che ci siamo lasciati alle spalle.
Innamorarsi della vita è un lavoro che richiede fatica, a volta un’intera esistenza. Chi ci riesce, può scoprire che la vita è un’avventura sempre imprevedibile, con potenziali sorprese quando meno te le aspetti. E la saggezza, forse sta proprio in questo, nel saperci regalare emozioni e osservare il mondo dal lato positivo.

Carpe diem “, è il nostro motto, “Non smettere di fare esperienza” , la nostra parola d’ordine.
L’età ci porta ad essere contemplative, non si tratta di meravigliarsi per eventi eccezionali, ma di saper cogliere l’incredibile nelle realtà più comuni.
Abbiamo capito che il gusto dello straordinario crea assuefazione, disincanto, mentre la capacità di accorgersi di ciò che è normale provoca l’incanto.
Per farci stare bene sono sufficienti una risata, una cena con le amiche, una chiacchierata con i figli, il mare al crepuscolo.
Certo guardando la scatola dei ricordi ci accorgiamo che diventa sempre più grande, così ogni tanto ci assale una segreta malinconia che solo noi sappiamo custodire con leggerezza.
I nostri coetanei non si accontentano di una vita, a loro sembra consentito protrarre a tempo indeterminato l’illusione della giovinezza, arricchendola di svariate aspettative. La boa dei settanta spesso li trova impreparati; se per noi donne l’età è un’esperienza, per loro diventa un enigma.
Anche la nostra è una fuga dal tempo; temiamo che il fascino femminile svanisca con l’età e ci capita di guardare con diffidenza rughe e rilassamenti cutanei, ma siamo anche consapevoli che la sensualità di una donna non passa solo attraverso il talento del proprio corpo e che una ruga è molto più affidabile di una coscia mozzafiato.
C’è in noi qualcosa di più profondo, è quella concretezza che ci tiene ancorate alla realtà e ci ricorda che il vero fascino risiede nell’esperienza accumulata in un intero percorso di vita.
Solo un saldo amore di lungo corso o una passione di valori condivisi possono circoscrivere il danno di una passeggera sbandata.
Ma se l’amore e la passione non ci sono più, siamo noi donne ad avere il coraggio di chiudere un matrimonio, una convivenza, una storia, certe che la separazione non è quella montagna di dolore e di fallimento di solito dipinta.
Usciamo a testa alta dalle sconfitte cercando conforto nell’amicizia, in quella rete di solidarietà femminile che ti fa condividere esperienze e ti garantisce sicurezza e protezione.
Non sempre vogliamo trovare un nuovo amore. Possiamo continuare ad amare la vita, con tutti gli imprevisti, le sorprese e le occasioni che il viaggio ci riserva.

Laura

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