CRONACHE DI POVERI AMANTI

CRONACHE DI POVERI AMANTI di Vasco Pratolini

Probabilmente avevo letto il libro in gioventù. Ricordavo il personaggio della “Signora”, questo simulacro di persona che, dal chiuso del suo appartamento, ha la pretesa e la presunzione di poter cambiare il destino dei suoi vicini di casa in base a simpatie e antipatie che l’animano di volta in volta.
Riletto oggi, il libro mi è apparso come un affresco autentico di quella che doveva essere un tempo la vita cittadina di una via o di un rione. Qui si parla di via del Corno a Firenze negli anni 1925/26. E’ la storia corale di gente che si chiama dalle finestre, che si aiuta, che si ama, che si odia … C’è tutta l’umanità in via del Corno!  Ci sono persone animate da ideali, altri che approfittano di situazioni di potere, ci sono i pavidi e gli impavidi, gli egoisti e gli altruisti. Ma c’è leggerezza nella descrizione, un cercare di capire anche chi sbaglia. Nei vari personaggi c’è un po’ di bene e un po’ di male come è nella vita vera. E c’è un passar sopra alle disgrazie, anche a quelle grandi, con la fiducia che la vita in ogni caso continua e che le scelte che si fanno sono le sole che possono garantirci un futuro migliore.

Carmen

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