PRIMAVERA A PRAGA

Non c’è persona che abbia visto Praga che non ti dica: – E’ una gran bella città! –

Situata al centro dell’Europa è

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stata attraversata da tutti gli avvenimenti storico-politici che hanno caratterizzato il vecchio continente. I commerci, che dal Medioevo in poi si sono intensificati tra popoli e nazioni, l’hanno resa ricca e importante.

 

Abbiamo visto i primi scorci di Praga in un tiepido crepuscolo di maggio. Ricordo un intenso profumo di alberi in fiore, una teoria di monumentali palazzi dai toni pastello, le luci dei numerosi locali affacciati sul fiume, il ponte Carlo con quelle

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sue alte porte gotiche simili a torri di un fiabesco castello e le statue, scure, disseminate lungo tutto il ponte, un po’ misteriose, un po’ dark. Attorno, verso Mala Strana (Quartiere piccolo),abbiamo percorso silenziose piazzette lastricate in pietra, con i rumori di sere d’altri tempi: voci sommesse, il suono di un violino, i passi sull’acciottolato…

 

 

Una visita di tre giorni che ci è costata poco e ci ha riservato costanti sorprese. Gentilissimo il personale dell’hotel-residence, colazioni abbondanti e la possibilità di cucinarsi qualcosa. Con un biglietto da 310 corone (12/13 euro) abbiamo potuto salire su tram, autobus, metro per tre giorni senza limiti.

Non è il caso di elencare tutto ciò che siamo riusciti a vedere. Una buona guida segnala gli itinerari più interessanti. Un viaggio ha valore per le emozioni che ti può dare e per qualche conoscenza in più che fai strada facendo.

Non conoscevo il movimento hussita fondato da Jan Hus, uno dei più importanti pensatori religiosi del XV secolo. Il suo atteggiamento critico nei confronti della corruzione della Chiesa cattolica era condiviso da molti cechi. Allarmata, la Chiesa lo scomunicò. Nel 1414 decise di difendere le sue tesi al Concilio di Costanza ma fu imprigionato, condannato come eretico e messo al rogo nel 1415. Il movimento non ebbe fine con la sua morte. Nel 1434 salì al trono di Boemia un hussita moderato. Poi arrivarono gli Asburgo. La lotta tra cattolici e protestanti continuò con la guerra dei trent’anni. Negli anni successivi si assistette al trionfo della Controriforma che portò persecuzioni e la sistematica germanizzazione delle istituzioni del paese.

Jan Hus è ricordato come eroe nazionale in un grande monumento nella piazza della Città Vecchia. Un esempio della vittoria dei cattolici nella guerra dei trent’anni è il palazzo e giardino Wallenstein, costruiti requisendo i beni delle famiglie protestanti dopo aver fatto demolire 23 case.

Praga mantiene ancora le vestigia del quartiere ebraico che si stendeva a nord della Città Vecchia. Si possono tuttora visitare le sinagoghe e il vecchio cimitero in cui sono ammassate migliaia di lapidi. Sui muri della sinagoga Pinkas sono scritti i nomi dei 77.297 ebrei che non fecero più ritorno dai campi di sterminio nazisti.

La chiesa più significativa della città è la cattedrale di San Vito che troneggia sulla collina, cinta dagli edifici del Castello. Chiesa gotica e neogotica, colpisce per lo slancio verso l’alto della sua volta, resa ancor più aerea dai delicati trafori e dagli slanciati archi rampanti che circondano l’esterno della navata e del coro.

La piazza della Città Vecchia è il cuore di Praga. Vi si svolgeva un mercato documentato già nel 1091. Intorno alla piazza sono sorte case e chiese in un dedalo di viuzze che in parte sopravvive ancora oggi. Nel 1338 vi sorse il municipio e altri imponenti palazzi che testimoniano l’importanza della Città vecchia.

E’ bello sedersi nella piazza e lasciar scorrere il tempo guardando i bei palazzi, la torre del municipio, l’orologio astronomico con i 12 apostoli che ogni ora si mostrano alla gente radunata lì sotto e con la morte che suona la campana ricordando a tutti che il tempo scorre inesorabile, le alte guglie della chiesa di Santa Maria di Tyn, le volte gotiche nervate di portici…..

Chi ama lo stile liberty deve percorrere le vie e le piazze della Città Nuova, quartiere a sud della Città Vecchia. E poi ci sono le due torri “Ginger e Fred”, riuscitissimo connubio tra il moderno e l’antico, le verdi isole della Moldava, i ristorantini tipici, disseminati un po’ dovunque.

Una “tre giorni” intensa, circondati dalla bellezza e dalla storia di una città tutta da scoprire!

Carmen

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